No Subject
Giulio Saverio Rossi
a cura di
Carolina Gestri
Il 29 giugno 2017 alle ore 19, LOCALEDUE presenta No Subject, personale di Giulio Saverio Rossi a cura di Carolina Gestri. La mostra chiude la programmazione di LOCALEDUE prima della pausa estiva ed è visitabile fino al 21 luglio su appuntamento.
«“maestose catene di montagne, nubi, la terra avvolta dalla foschia”. In realtà ho filmato cumuli di polvere e terra formatosi dal passaggio degli autocarri. Queste ‘catene di montagne’ erano alte poco più di qualche centimetro!» (W. Herzog in Herzog on Herzog, 2002)
No Subject è la prima mostra personale di Giulio Saverio Rossi che prende il titolo dall’omonima serie di dipinti prodotta per LOCALEDUE e ideata dall’artista durante il periodo di residenza a VIR Viafarini-in-residence, Milano.
Le opere di Rossi sono il risultato di osservazione e selezione di dettagli di paesaggi naturali o artificiali. Questi campioni, rielaborati dall’artista, vengono inseriti in una nuova narrazione che evidenzia come la storia possa essere facilmente riscritta dall’autore. Le “immagini matrici” selezionate vengono caricate così della stessa ambivalenza che contraddistingue gli aneddoti e i ricordi, considerati inattendibili a causa della rielaborazione mnemonica, spesso fallace.
In No Subject Rossi trasla in ambito pittorico porzioni di paesaggi virtuali, riproponendo su tela due elementi che caratterizzano la grafica dei videogiochi: la costruzione dell’immagine attraverso la stratificazione RGB e la prospettiva lineare, schema compositivo da tempo abbandonato dalla pittura. Lungo le pareti di LOCALEDUE, un orizzonte fittizio composto da dipinti a olio suggerisce contraddizioni nascoste nelle immagini digitali. In No Subject il paesaggio è protagonista: il genere pittorico, rivisitato in chiave romantica, viene qui riattualizzato aprendo a implicazioni politiche, antropologiche ed ecologiche, per interrogarci sulla possibile strumentalizzazione o alleanza dell’uomo nei confronti di ciò che lo circonda. No Subject, il soggetto assente è insito sia nella mancata identità del programmatore che sta dirigendo il nostro punto di vista, sia nell’anonimia del giocatore (consumatore) a cui verrà venduto il prodotto.