a cura di
Pleasant Journeys into Faraway Lands
Il 23 settembre 2017 alle ore 18.30, LOCALEDUE presenta La Lunga Strada di Sabbia, una project exhibition che raccoglie opere di Marco Casella, Luca Coclite, Mimì Enna, Melania Fusco, Stefania Galegati Shines a cura di Pleasant Journeys into Faraway Lands. Pleasant Journeys into Faraway Lands è un progetto di ricerca curatoriale e piattaforma transdisciplinare che mira a indagare l'intersezione tra l'immaginario turistico e il mondo dell'arte, guardando alle reciproche caratteristiche di fruizione, circolazione,consumo, produzione e valutazione e si sviluppa in capitoli indipendenti. Questo primo capitolo, intitolato La Lunga Strada riunisce opere e materiali documentativi che esplorano l'immaginario visivo dell'industria turistica e le sue infrastrutture all'interno della penisola italiana, vista come simbolo e mezzo per il progresso economico e culturale, che unisce letteralmente il Mezzogiorno con il resto del paese e dell’Europa.
La lunga strada di sabbia sarà visitabile fino al 13 ottobre su appuntamento.
Marco Casella (Desenzano 1991) è un artista visivo che vive e lavora a Bologna. la sua ricerca si concentra sulle dinamiche che influenzano l’atto della creazione e del generare nella pratica artistica, creando disposizioni e dispositivi funzionali al tradurre gli elementi che costituiscono il mondo del reale. Diplomato all’Accademia di Bologna , ha recentemente esposto ad Artverona (2016) e a TRIPLA (2017). Dopo aver vinto il bando Rad’Art ha svolto una residenza nel mese d’agosto presso LA CHAMBRE BLANCHE a Quebec city (Canada)
Luca Coclite (Gagliano del capo, 1981) è un artista visivo e videomaker. La sua ricerca consiste nell’analisi dell’immagine contemporanea legata al paesaggio, all’architettura e ai contesti sociologici che ne scaturiscono. La maggior parte del suo lavoro indaga l’ibridazione tra natura e cultura tecnologica. È impegnato in diversi progetti artistici e curatoriali come Ramdom, per il quale è artistic project curator e socio-fondatore insieme a Paolo Mele, Lastation, il progetto Casa a Mare insieme a Giuseppe De Mattia e Claudio Musso, ha partecipato a diverse mostre e progetti di residenza sia in contesti nazionali che internazionali.
Mimì Enna (Oristano, 1991) vive e lavora tra l’Italia e l’Olanda. Nel 2017 vince la borsa di ricerca del bando Owio con cui partecipa alla museum residency del Museo Guatelli di Parma; espone a Milano a Future Dome per Outer Space curato da Ginevra Bria e a Viafarini per Academy Awards 2016; è presente alla collettiva a TRA Treviso in From object to exposure curato da Carlo Sala e a Montevideo in The Tourist, progetto di Mattia Pajé. Nel 2016 espone a Bologna alla P420 Gallery, a Raum per un progetto di Cesare Pietroiusti, a LOCALEDUE con una personale e a FuoriUso 2016 a Pescara. Nel 2015 espone alla Otto Gallery a Bologna, viene selezionata per Codice Italia Academy della Biennale di Venezia e vince una residenza al SìM di Reykjavik in Islanda, vincendo il Premio Roberto Daolio.
Melania Fusco (Napoli, 1987) dal 2014 vive e lavora a Venezia, dove ha frequentato il corso di laurea magistrale di Arti visive all’Università IUAV, concludendo il percorso con una tesi sul fallimento come pratica artistica. La sua poetica è volta a creare uno spazio attraverso il quale è possibile ripensare le pratiche del quotidiano, indagare un tempo sospeso in cui il dato indeterminato è approfondito e indagato come risultato. Si appropria di oggetti sedimentati nella memoria comune, ripensando la loro funzione originaria a seconda di esigenze specifiche, dettate dal tempo e dal luogo in cui lavora.
Stefania Galegati Shines (Bagnacavallo, 1973) ha studiato arti visive all’Accademia di Belle Arti di Bologna e a Brera con Alberto Garutti. Ha fatto parte di Via Fiuggi, un gruppo di giovani artisti che vivevano insieme a Milano alla fine degli anni novanta. Lavora con la fotografia e l’installazione riflettendo sulla percezione e gli effetti della rappresentazione. Ha esposto per la prima volta nel 1994 a Viafarini. Nel 2003 si sposta a New York per quattro anni con International Studio Program al PS1 MoMA. Ha vissuto nomadicamente per alcuni anni a New York, Buenos Aires, Zanzibar, Tanzania, Praga e Belgrado e così ha iniziato Notes by Chance, delle annotazioni video giornaliere che venivano raccolte ogni 4-5 mesi accompagnate dalla musica. Nel 2008 si trasferisce a Palermo, dove attualmente vive con il marito Afroamericano e i due figli. Nel 2015 apre il Caffè Internazionale, centro culturale ed opera d’arte.
PLEASANT JOURNEY INTO FARAWAY LANDS è un progetto di Claudia Gangemi con il supporto dell’ Art Department of Goldsmiths, University of London.